domenica 31 ottobre 2010

Boston


Due anni e mezzo fa, dopo essermi laureata ho avuto la possibilità di passare tre mesi a Boston. Ho alcuni parenti che vivono lì vicino: una zia di mio padre, i suoi figli con le relative famiglie. Ho passato tre mesi in una città a circa 20 miglia da Boston che ogni mattina raggiungevo con il treno per andare all'accademia d'inglese che frequentavo. E' una città fantastica, di quelle che senti un po' tue dalla prima volta che ci metti piede. Quest'estate ho avuto l'opportunità di ritornarci per un matrimonio e ho subito di nuovo il suo fascino. Mi piacciano le sue strade, fatte per passeggiare, adoro il quartiere italiano, un gioellino di mattoni rossi, pasticcerie, forni e tanti dialetti. Il suo enorme parco, il Boston Common, che sembra fatto apposta per darti energia. Il mare, che le dà un odore particolarmnte buono e la sua biblioteca enorme e bellissima che ti fa venire voglia di rintanartici dentro a passare intere giornate.
E' una di quelle città che hanno fatto "ingrandire il mio cuore": non riesco a definire bene questa sensazione ma, quando sono in una città che mi ispira e che mi fa stare bene, sento una sensazione rara dentro, come se appunto il mio cuore diventasse sempre più grande per la felicità e un flusso di benessere mi invadesse.
Ecco, ogni volta che mi rivedo camminando per quelle strade, risento la stessa sensazione,

venerdì 29 ottobre 2010

Senso dell'orientamento.

Io non ho senso dell'orientamento e neppure memoria fotografica. Come tanti, direte voi. Ma no, a me manca totalmente la parte del cervello che si occupa di "fotografare"strade e incroci, particolari rilevanti, direzioni. Ho sempre dei dubbi: dov'era quella traversa? A che altezza? Sto andando dalla parte giusta? Purtroppo mi capita spesso, anche nella mia città, anche in posti dove ho vissuto per anni e per mesi. Il vantaggio è che scopro sempre nuovi particolari, anche in strade che percorro tutti i giorni. A volte alzo la testa e mi accorgo di un bassorilievo che non avevo mai notato, di un particolare in una facciata, di una scultura. Inoltre, questo difetto mi fa apprezzare ancora di più le cose belle perché credo sempre di non averle mai viste prima. O comunque ogni volta scopro un dettaglio nuovo.
Ultima "confessione": ho seri problemi con la destra e la sinistra (nel senso letterale). Quando in palestra dicono di alzare il braccio destro, mettere la gamba sinistra sotto la destra o altre indicazioni del genere, vado nel pallone. E mi sento anche abbastanza cretina.

martedì 26 ottobre 2010

Persone carine vs persone idiote

Questo è il mio primissimo post e il tema del giorno è: quante persone simpatiche, altruiste, gentili, dolci, alla mano, garbate, educate etc. etc. etc. etc. conoscete (si possono aggiungere aggettivi a piacere).E quanti idioti/e, antipatici, arroganti, stronzi, inetti etc. etc.(aggiungete aggiungete!!)? La bilancia pende a favore degli uni o degli altri? Io non lo so, fare calcoli non è il mio forte, la matematica mi annebbia il cervello; faccio un rapido conteggio a livello di sensazioni: una persona carina è capace di darte un'energia incredibile e di darti la forza per sopportare almeno due idioti (etc.etc.) quindi forse conosco/ho conosciuto molti più individui di quest'ultima categoria rispetto alla prima. Forse. Ma, se ci penso bene, in realtà sono fortunata perché sono quasi sicura di conoscere più persone carine che persone idiote. Il termine "carine" potrà forse sembrarvi riduttivo e poco appropriato ma a me piace molto, penso racchiuda tante qualità e poi suona bene.
Il problema è che, anche un solo insulso, minuscolo, idiota è capace di rovinarti la giornata e di far gridare il tuo stomaco e il tuo intestino, di farti diventare verde come Hulk e di farti gridare interiormente. Purtroppo, non vivendo nel mezzo della giungla, quando mi capita di avere a che fare con tali soggetti, devo protestare interiormente e poi somatizzare il tutto in qualche parte del corpo (sono specializzata in allergie e mal di schiena ma non mi faccio mancare altri dolori vari), andare dal medico che mi prescrive paracetamolo/aspirina/ipubrofene/antibiotico/antistaminici e continuare a incazzarmi all'infinito.